Tra i duelli di Napoli-Torino c’è quello tra Insigne e Belotti, i due capitani dei club che hanno il contratto in scadenza a giugno
Stessa storia e stesso posto per Belotti ed Insigne, i due capitani che con le rispettive squadre si affronteranno domenica al Maradona. Se infatti i colori che indossano sono diversi, nell’occhio del ciclone ci sono finiti tutti e due per lo stesso motivo: il rinnovo di contratto mancato. Sia l’attuale capitano del Torino che quello del Napoli hanno infatti fatto discutere parecchio a riguardo. Giugno si avvicina e di conseguenza la scadenza del vincolo che li lega ai loro club. Potrebbe quindi essere l’ultimo duello da capitani tra i due, almeno per un po’.
Sette stagioni in granata per il Gallo, che dovrebbe rientrare contro il Napoli
Sei stagioni e tanti sacrifici dopo, ecco che il momento di salutare il Gallo rischia di arrivare: 231 presenze, 106 gol e 26 assist sono il bottino ottenuto sin qui in maglia granata (molto si deciderà a gennaio). Domenica potrebbe però essere il momento di rialzare la cresta dopo un mese e mezzo circa dall’ultima volta. Un infortunio ha infatti reso questo inizio di stagione ancora più complicato, ma i presupposti per riprendere la corsa e tornare a stupire ci sono tutti. La sua caparbietà e la sua qualità in campo sono mancati ai granata, in grado di creare molto ma finalizzare poco. Vedergli mettere lo zampino potrebbe quindi risollevare il morale a tutte le parti tirate in causa.
Insigne e una decade con i partenopei
Se Belotti prima del Toro aveva già avuto esperienza, Insigne è invece nato e cresciuto proprio nel club azzurro. Dopo le giovanili e qualche prestito, è tornato definitivamente nel 2012 e lì è rimasto. Dieci stagione dopo, potrebbe però essere arrivato anche per lui il momento dei saluti. In scadenza a giugno, potrebbe seguire le orme del suo compagno di Nazionale ma prossimo rivale, Belotti e lasciare il club a zero a causa della mancata intesa dopo l’ultimo incontro. 527 presenze, 170 gol e 105 assist dopo, la situazione si è complicata e non sono bastati l’arrivo di Spalletti e l’inizio di stagione all’insegna della perfezione a fargli cambiare idea. Voglia di cambiare aria o ambizioni differenti che siano, Insigne resta un pezzo importante per l’organico, che si affiderà a lui finché non verrà chiarita la situazione. Si riparte quindi da domenica sul rettangolo verde del Maradona, dove questioni come questa passano in secondo piano.

In effetti, oltretutto con il centrocampo che abbiamo avuto negli ultimi anni, è pieno di nostri attaccanti che come il Gallo abbiano fatto in 231 presenze 106 gol e 26 assist, oltre che ricoprire tre ruoli per la scarsezza della squadra
solo al Toro possono succedere queste cose … ah no aspettate … succede ovunque…. fenomeni del sito Toro.it sempre sul pezzo.
già
ma vedrai che sordi alla realtà visibile a tutti, ripartiranno con le stesse sciocchezze
Oppure cambieranno bersaglio; ma con il medesimo risultato
cambieranno bersaglio, svicolando su altri argomenti per loro piu fertili, fino chiaramente a prova contraria, poi spariranno di nuovo per cambiare di nuovo.